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MR. TAMBOURINE MAN




 

di Vincenzo Grande





"Fammi dimenticare il dolore dell'oggi fino a domani". E' il Dylan poeta,il Dylan visionario, che con questa sua ballata del 1964 compone e canta uno dei brani più pregni di fascino della sua produzione. Canzone interpretata da molti, nessuno dei quali riesce a dare le emozioni che si provano ascoltandola da lui, che dicono si sia ispirato ai poeti maledetti francesi, fatto probabile date le parole e le "scene".
Il protagonista del brano e' un hobo, un vagabondo, che parla con un immaginario tamburino e subito lo invita a suonare una canzone per lui,nella notte che si avvia al mattino. Le immagini che seguono sono visioni nelle quali non si può non intravedere Rimbaud. Immagini di danza attraverso il sole, immagini che svaniscono e riappaiono in un carosello di suggestioni e di sensazioni, di suoni (si pensi solo al verso "in a jingle-jangle morning" in un mattino tintinnante!)
Una canzone/poesia che non ha perso la sua carica di novità ancora oggi, una canzone che caratterizza comunque in modo indelebile gli anni Sessanta e resta probabilmente uno dei brani piu' emozionanti di ogni tempo.
Si sono chiesti in tanti e per anni chi o cosa rappresentasse il tamburino, e Dylan ne diede a un certo punto e privatamente, durante un concerto in Italia, una spiegazione: viene definito così a Time Square, a New York, il pusher di marijuana, che entra nel bar e tamburella sul bancone per dare un segnale ai propri avventori. Cio' che conta e' che abbia dato l'ispirazione per l'intensa fonte di emozioni che e' Mr. Tambourine Man.


 
   
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