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REMEMBERING FRED


 

Di Corrado Barbieri

C'e' stato un tempo, in Italia, in cui il massimo delle gioie della stagione estiva era costituito dalla possibilita' di innamorarsi, facilitati dal mischiarsi della gente, dall'euforia della vacanza, dal frequentare locali e aiutati in questo dalla musica. Quell'attrezzo straordinario Made in USA che era il jukebox era stato il responsabile primo in tal senso e probabilmente facilito' la nascita di amori piu' di quanto tutti i paraninfi della storia messi assieme avessero fatto!
Ma c'era qualcosa di ancora piu' magico, perche' contemplava la presenza umana, l'artista, il cantastorie che con una voce accattivante chiamava all'appuntamento con l'amore giovani e meno giovani, una sorta di pifferaio di Hamelin . Questi cantanti che si esibivano fino quasi al mattino, vennero chiamati in Italia " confidenziali " e avevano i loro padri artistici lontano, in America, primi nell' albero genealogico Bing Crosby e Frank Sinatra, definiti crooner da una parola tedesca che riguarda il suono morbido e gutturale che nasceva da quelle corde vocali. Ma non occorreva essere degli artisti a livello storico eccelso come i due citati, ne' avere dei mezzi vocali potenti o affinati attraverso mille esperienze artistiche e musicali. Bastava a volte una voce sensuale, un modo di porgere che coinvolgesse emotivamente e facesse scattare quel magico ' click ' che si imprimeva dentro chi ascoltava, e spesso era l'innesco di un innamoramento con una lei del momento.
Non e' certo questa la sede per stilarne un elenco, o indugiare a giudizi artistici sui tanti straordinari personaggi che popolarono in Italia questa categoria. Mi piace citare e soprattutto ricordare quello che ritengo avesse piu' fascino come persona, che avesse la voce " piu' giusta ", si' da restare un simbolo di certi anni dorati che anche questo pur per molti versi disgraziato paese ha trascorso. Non si può tra l' altro non ricordare il luogo dove quella magica sintesi avveniva, le famose ' Rotonde sul mare', dove il quadro romantico raggiungeva il suo acme. E lui questo simbolo lo elevo' a titolo di canzone immortale, accompagnato da splendidi musicisti, e condendo le sue esibizioni con un simpatico humor. Caro Fred, Fred Bongusto, perennemente abbronzato, da vero uomo del sud, con camice color verde mare, spesso con un foulard in tinta, spezzavi spesso i cuori di molte ascoltatrici che ballavano davanti a te, le portavi in una spirale romantica che durava tutta la notte, indimenticabile. E che straordinario artista anche con i ritmi leggerissimi, scanzonati che ti e' piaciuto interpretare in anni successivi, penso a ' Spaghetti a Detroit '. Lieve, forse banale, ma che importa, trasmetteva in modo prorompente un desiderio di vivere, impellente! Grazie Fred, cantavi per un' Italia bellissima



 

 

 

 

 

 
   
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