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PUFF! THE MAGIC DRAGON



di John Milner


Una canzone nata come poesia dalla penna di Leonard Lipton, un diciannovenne che in quel momento (1959) frequentava la Cornell University, a sua volta ispirato da una precedente lirica che parlava di un drago. Puff e' un drago, una creatura che vive in eterno, e trova la felicita' nella compagnia di un bambino, Jackie Paper, con cui gioca, viaggia, sogna. Ma il bambino non e' eterno come il drago, diventa grande, perde interesse in quell' amico e Puff si, triste, nella sua tana, per non uscirne più'.
Lipton era compagno di università, a quel tempo, di Peter Yarrow, che avrebbe fatto parte, da li' a poco, del complesso Peter, Paul and Mary, uno dei piu' significativi di quello straordinario periodo musicale e di rivolgimenti sociali che si situa tra il 1965 e gli anni 70 inoltrati.
Un periodo in cui i sogni erano le speranze di cambiare in meglio il mondo, di buttare le basi di una società piu' libera e piu' giusta. Ne nacque anche questa canzone, dove la metafora vuole essere la tristezza della perdita della purezza infantile: Jackie Paper diventa grande e non gli interessa piu' giocare con il drago scherzoso, che a sua volta perde il coraggio e l'allegria e scompare nella sua grotta.
Di certo Lipton e Yarrow non si aspettavano che la canzone potesse avere quel successo, fino a diventare immortale. Non solo non esiste americano che non ne conosca le parole, ma "Puff the magic dragon" divenne un nome con cui battezzare aeroplani, auto,moto, strumenti musicali, e usato in mille occasioni editoriali. La canzone fu popolare tra i ragazzi che combattevano in Vietnam in quei terribili anni, fece parte del repertorio di tutti i complessi folk dell'epoca e molto oltre, e oggi continua a ad essere cantata in giro per il mondo. Ne sono nati anche cartoni animati e un film.
L'affascinante Mary Travers, vero perno canoro del trio, e' scomparsa prematuramente, ma Peter Yarrow e Paul Stookey continuano a portare in giro questo inno e, in ogni occasione, quando la canzone viene attaccata, il pubblico segue in coro, immancabilmente. Un inno, si e' detto, alla purezza infantile, a un momento che non avrà piu' eguali nella vita di ciascuno di noi, e che inevitabilmente affiora, ogni tanto, per darci un soffio di nostalgia e tristezza per non poterlo ritrovare.
Un ulteriore tocco di magia, casuale: la poesia fa partire la storia dal mare, e Lipton volle riferirsi alla località hawaiana di Honalei Bay, ma nel battere a macchina fece un errore e il nome divento' Honalee, che resto' nelle parole della canzone come Hona Lee. Puff vive nella terra di Hona Lee, un paese magico, della felicita', dell'amicizia con un drago, e della nostra purezza perduta... Difficile, per chi sa suonare almeno un po' la chitarra, non prenderla in mano ascoltandola!



 
   
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