P I P P O
"E' strano come una discesa, vista dal basso, somigli tanto a una salita"

di Corrado Barbieri

Goofy, nel significato sempliciotto per alcuni, sciocco per altri, ma solo in apparenza. Per noi e' comunque Pippo, forse il personaggio creato da Disney/ Gottfredson/ Art Babbit piu' sfaccettato, imprevedibile e simpatico, un gigante dei personaggi a fumetti.
Nasce nel 1932 con il nome di Dippy Dawg, mentre Disney e' alla ricerca di una spalla per Topolino. E' un cane da caccia umanizzato, ma alto, con i denti sporgenti, un gile' e un cappello a ciencio piuttosto alto. Un personaggio ( che sostituisce quasi completamente Orazio, il cavallo, prima spalla ideata per Topolino ) che ben presto subisce una trasformazione grafica e caratteriale nelle storie Disney. Portera' pantaloni lunghi, maglione dolce vita, sempre il gile', e sara' caratterizzato da piedi di lunghezza spropositata in un paio di scarpe scalcagnate. Sara' in primis l'amico fedele di Topolino, un amico generoso, ribelle, svampito, vagabondo, sorprendente nelle sue uscite, e lo accompagnera' nelle imprese piu' ardite come nella routine delle vicende cittadine.
Il linguaggio di Pippo e' quasi sempre alogico, fatto di osservazioni molto semplici ma dalle quali lascia trasparire verita' e saggezza. Nel dopoguerra non sara' piu' una figura secondaria, la sua personalita' verra' arricchita : sara' un Pippo romantico, che odia il denaro, disposto ad aiutare il prossimo e verra' coinvolto in vicende complesse che in quegli anni metteranno in ombra la figura di Topolino, che per molti versi rimane legato all'uomo americano degli anni '30, del New Deal. Pippo e' piu' moderno, piu' spiritoso, piu' estroso, piu' pazzo....in una parola piu' consono ai tempi, agli anni 50 e 60, e qualche autore lo ha definito anche il primo hippy.
Per certo e rivisitando periodicamente le storie Disney di cui è co-protagonista, ci accorgiamo che quelle storie senza Pippo non sarebbero state cosi' coinvolgenti e dense di humour. E il personaggio resiste ai tempi, non finisce di stupirci e anche puntualmente di rilassarci col suo essere cosi' spesso serafico, col suo essere al di sopra del mondo !