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PARLO’ AI BAMBINI DI TUTTO IL MONDO, E CONTINUA ANCORA…




di Corrado Barbieri

Una storia americana che piu’ americana di così non può essere, quella di Avon “ Cliff” Edwards, in arte “ Ukulele Ike “ : il vaudeville negli anni Venti, tanta musica, tenendo a battesimo il passaggio dal film muto al sonoro, sedute di incisione e una grande popolarità, anche se in Italia, perfino nel dopoguerra, nessuno lo ha mai conosciuto, poi la decadenza. Tuttavia apparente…


Il successo pieno gli era giunto con una interpretazione di “ Singin ‘ in the rain “, ma prima ancora, anni prima dello storico “ Heebie Jeebies “ con cui Armstrong per la prima volta esordira’ con il canto scat, a monosillabi, aveva sfoggiato lui quel modo di esibirsi musicalmente, una primizia di cui solo la rete ci ha informati. Poi interpreto’ per la radio e dal vivo decine delle canzoni che Tin Pan Alley, la strada di New York dove erano concentrati gli studi musicali, sfornava a quei tempi a getto continuo. Aveva anche contribuito non poco alla popolarità e alla diffusione dell’ukulele, uno strumento che ancora oggi conta migliaia di appassionati, che appare spesso nei film di quegli anni e si trova anche citato nella letteratura americana.


L’acme della popolarità di Cliff alla fine degli anni ‘30 stava già scivolando alle sue spalle, le cospicue somme di denaro guadagnate risultavano ormai piu' o meno sperperate, ma fu li’ e forse lui stesso  non se ne rese conto sino alla fine ( mori' nel 1971), che stava per entrare nella storia.


Nel 1940 infatti la Disney gli affido’ il doppiaggio di Jiminy Cricket, in Italia il Grillo Parlante, nel film “ Pinocchio “, e un ruolo ancora piu’ rilevante e duraturo : l’interpretazione della sigla di apertura della favola di Collodi, quel “ When you wish upon a star “ destinata a diventare la sigla storica e  intoccabile dal punto di vista dei diritti, dell’intera produzione dei cartoons Disney.

Cosi’, i milioni di bambini di tutto il mondo che nelle sale aspettavano al buio con ansia l’inizio del film, venivano colpiti da quella voce calda, velata e rassicurante, da nonno, con cui Cliff li riceveva, una voce dal tono indelebile che spiegava loro cosa accade quando appare una stella cadente e si esprime un desiderio.
La voce di Cliff fu presente anche nel successivo cartoon, Dumbo, compresa l’interpretazione del motivo legato al film.

Entrato in una casa di riposo per artisti, " Ukulele Ike ", ebbe sempre l’appoggio materiale della Disney, in cambio gli aveva donato  una voce immortale, commovente , da cui milioni  di bambini sarebbero stati  cullati all'inizio di una delle più belle favole di ogni tempo, mentre i grandi sarebbero tornati con quelle note bambini!

 


 

 
   
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