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PAPERINO CACCIATORE DI CANGURI
Realismo,dettaglio,fantasia: il tocco di Barks



di Corrado Barbieri



Gli anni d'oro dello straordinario artista disneyano si dipanano serrati a datare dall'immediato dopoguerra, senza soste o cadute di stile per quasi un decennio.E' li' che Carl Barks, in una vera e propria esplosione artistica, abbina un talento grafico di altissimo profilo a storie inusitate, dinamiche, tenere, oniriche, affascinanti, indimenticabili, che vedono protagonisti i paperini.
Tra le prime, " Paperino cacciatore di canguri ", apparso in Italia in Albo d'oro dopo essere stato pubblicato negli Stati Uniti nell'agosto 1947 con il titolo " Donald Duck - Adventure Down Under " ( la definizione che gli americani danno all'Australia, che suona " giu' sotto"....) .
Colpiscono subito i colori, tenui, quasi a far riposare gli occhi per introdurli in modo rilassato in una avventura che alterna dinamica e relax, e che sono una delle caratteristiche di tutte le storie disney del periodo. Colpisce poi, attraverso tutto il racconto, il dettaglio delle immagini, il particolare fedele, vuoi che sia un aeroplano dell'epoca o il paesaggio australiano, riprodotto alla perfezione e con la giusta atmosfera, un boomerang o l'abbigliamento e i tatuaggi degli aborigeni. Dettagli che a quell'epoca costituivano una vera cultura per i bambini, che non avevano ( fortunatissimi loro...)  tv, non avevano amici di famiglia che tornavano da lunghi viaggi ad esibire gli scatti a colori effettuati, non avevano libri scolastici, i " sussidiari ", con immagini decenti. Avevano pero' Barks, che in piu' li portava nel sogno.
Ma la vera firma Disney, come si sa, giunge con gli animali, e il muoversi dei canguri di Barks e le espressioni umane della cangura protagonista costituiscono di per se' non solo un punto di piacevolissima visione, ma un ricordo indelebile della storia.

Paperino e i nipotini sono annoiati, quella tipica noia della provincia  americana con le prime scene nella classica casetta californiana. Decidono di fare un viaggio, ma mentre si recano a comprare i biglietti dell'aereo, sono attirati da uno spettacolo di strada dove un professore effettua prove di ipnosi su volontari. Paperino si sottoporra' e l'ipnotizzatore lo convincera' di essere un canguro. Si svegliera' dall'ipnosi solo a bordo dell'aereo che assieme ai nipoti lo sta portando in Australia...una meta che comunque li affascina, foriera di avventure. Un tizio locale propone ai quattro la caccia a un canguro speciale, una femmina chiamata Mariu' l'inconsolabile in quanto ha perso il piccolo, e triste e incattivita distrugge i raccolti. Su di lei c'e' una taglia e i paperini si avventurano alla sua cattura nel paesaggio australiano, dove accadranno cose inaspettate, come l'incontro con gli aborigeni, lo smarrimento nel deserto, e l' incontro con la scaltra cangura, con cui nascera' un amore, che portera' a un finale lieto e tenero.
L'ultima scena vede Paperino dentro il marsupio di Mariu', che saltella sul ponte del transatlantico che li riporta a casa. Tutti li osservano stupiti, ma lui si giustifica " e' l'unico modo per tenerla allegra..." !

 
   
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