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LAURA




di John Milner





Un film noir di Otto Preminger del 1945, intrigante e di atmosfera, Laura (in Italia "Vertigine"), stesso titolo per film e canzone, composta da David Raksin con parole di Johnny Mercer. Una Laura difficile da dimenticare dopo aver visto il film, perche' lei e' l'affascinante e sofisticata Gene Tierney, assolutamente perfetta per quella parte. E il motivo sottolinea piu' volte i momenti di mistero nella vicenda.
Il brano e' in tonalità complesse e ritmo molto lento, anche in questo caso ideale per diventare uno standard jazzistico, che e' stato interpretato da decide di artisti jazz, tra cui, da ascoltare in ogni caso, l' esecuzione di Charlie Parker con archi, credo insuperata e insuperabile come versione strumentale.
Ma anche cantato, il brano non e' semplice e soprattutto per rendere richiede un certo sound, raggiunto in pieno a mio avviso da tre artisti molto simili nel modo di porgere : Frank Sinatra, Dick Haymes e Julie London. I primi due furono dei veri "concorrenti" tra loro. Si tratta di un confronto di vecchia data, in cui, sempre a mio vedere e sentire, prevale Sinatra, autentico creatore di atmosfere e in questo caso soprattutto vicine a quella del personaggio del film, mentre la splendida voce baritonale, pastosissima, di Dick ci da' una versione pulita, lineare, piacevole ma con poca atmosfera. July London,si sa, e' sempre stata tremendamente sensuale in tutti brani che ha proposto, tanti, e quindi non manca anche in questa occasione di fornirci un Laura da ascoltare e riascoltare: il primo chorus senza alcuna musica sotto,poi solo una lieve chitarra, e un filo di riverbero per la voce. L'interpretazione piu' bella.


 
   
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