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I LUMINOSI CORPI FEMMINILI DI JEAN PUY


di Jacque Lafonte




" Adoro soprattutto la vita, sono capace di sentirla palpitare vicino a me; persone e cose che si muovono nella luce; lo splendore del sole sui capelli e i sorrisi delle donne; e' inebriante e giustamente io mi sento diverso, la diversita' dei toni non mi basta piu', vorrei poter dire tutto, vorrei riuscire a mettere la vita stessa nei miei quadri, e cio' e' assolutamente impossibile ".
Questo ha lasciato scritto il pittore francese Jean Puy, artista riservato che decise di restare nell'ombra per tutta la vita, rinunciando a fama e clamore fino in fondo.
Nato a Roanne nel 1876, dopo aver stentato a trovare un suo stile, aderi' alla corrente " fauves", pur usando toni molto piu' pacati e seguendo uno stile piu' formale, che mantenne attraverso buona parte del 900 ( mori' nel 1960).
I corpi femminili furono il suo soggetto preferito, nudi che riproduceva in immagini di grande modernita', investiti da una luce che ne esaltava straordinariamente la sensualita'.
Forse il piu' famoso e' lo splendido " Nu debout " conservato in seno alla collezione Oscar Ghez nel museo svizzero del Petit-Palais di Ginevra. Si tratta di una inquadratura estremamente armonica e sensuale, un luminosissimo corpo femminile dai riflessi leggermente azzurrati, rappresentato davanti a un motivo di piante arabescate in un ambiente apparentemente ovattato. Per creare contrasto l'artista ha inserito una nota di colore vivo, posizionando in secondo piano, su una sedia, un drappo di stoffa rossa e verde.
Un altro dipinto di notevole effetto riproduce la scena di una pittrice che ritrae la propria modella seduta, un nudo colpito da giochi di luce e dalle forme perfette.
Un artista Puy, che credo possa essere apprezzato appieno, per molti versi, soprattutto nell' epoca attuale.

 

 

 
   
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