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IL GRUPPO DEI 7 
Gli artisti canadesi proiettati verso la modernità


Di Elena Perra e Corrado Barbieri 



Quando noi europei pensiamo all'arte d'oltreoceano abbiamo sempre la sensazione che sia qualcosa di lontano, non solo geograficamente, ma anche qualcosa di avulso dalle nostre radici artistiche, ci vengono alla mente i grandi artisti americani della seconda meta' del 900 come se tutto la' fosse nato in ritardo, partito dal secondo dopoguerra e lontanissimo dagli stili maestri dell'arte europea. 
Inoltre come americani vengono considerati  solo gli artisti statunitensi, come se fosse impensabile che l'arte figurativa sia sbocciata altrove, in altre nazioni.

In effetti la realtà e' ben diversa e un esempio significativo  e' rappresentato dalla pittura del - Gruppo dei Sette- ( Lawren  Harris, J.E.H.McDonald, Arthur Lismer, F.H.Varley, Frank Carmichael, Frank Johnston, Tom Thomson ), costituitosi  in Canada negli anni '20 ad opera di un gruppo di paesaggisti sotto la forte spinta interiore di realizzare un'arte che rispecchiasse il loro mondo, i loro paesaggi pieni di fascino per i colori e per gli spazi.
Una pittura in realta' un po' ibrida, che non rispecchiava una precisa ispirazione ad uno stile , ma proprio per questo molto spontanea e soprattutto libera dai vincoli del mercato, che gia' in quegli anni iniziavano ad influire sull'arte in modo prepotente nei vicini Stati Uniti. Qui non c'era il minimo segno della convulsa atmosfera, pur fertilissima, di New York, con i suoi clamori, con i suoi scandali, con i suoi personaggi gia' ingigantiti dai  media e preda dei  salotti intellettuali. 
Le montagne, le foreste, le nevi, i colori spesso violenti, i cieli tersi o tempestosi furono quindi i soggetti dei sette fondatori, artisti ai quali si aggregarono in qualche modo altri esterni al gruppo, personaggi anche  del calibro della straordinaria pittrice  Emily Carr ( vedi in questa sezione ). Una parte di essi si espresse con un generico, piacevole e personale post-impressionismo, altri invece si lanciarono in esperimenti più arditi avvicinandosi ad artisti decisamente piu' moderni e coraggiosi, come poteva essere la contemporanea Georgia O' Keeffe negli Stati Uniti ( vedi in questa sezione ).
Se il gruppo non giunse ad approdare all' astrattismo, e' pur vero che i suoi membri riuscirono a creare dipinti in grado di trasmettere le forti suggestioni che quel  paesaggio e quel contesto erano in grado di fornire, risultato  che ancora non  era stato raggiunto , fatta eccezione per i pittori nord europei. Quindi una  sorta di nicchia artistica estremamente spontanea e genuina, che puo' sorprendere  chi al di qua  dell'oceano e' stato abituato all'approccio di un'arte con dinamica evolutiva molto rapida e tesa al nuovo con ritmo esasperato.





 
 
   
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