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WALT DISNEY E L'ITALIA
Una storia d'amore




di Corrado Barbieri

Bellissimo e vero il sottotitolo di questo documentario con cui Marco Spagnoli non solo ha voluto celebrare il grande e amato artista Disney, ma sottolinearne un importante lato storico rimasto in ombra fino all'uscita del suo lavoro : il rapporto di amore reciproco tra Disney e l'Italia. Se per Disney, data la sensibilita' artistica, era forse scontato che amasse il nostro paese, la sua storia e la sua arte, cio' che si sapeva meno e' la misura in cui gli italiani hanno amato l'artista e la sua opera, un amore molto piu' profondo e speciale di quanto sia accaduto in altri paesi.
In effetti e' gia' un grande amore quando negli anni Trenta le opere di Disney riescono per parecchi anni a sopravvivere ed essere apprezzate da bambini ed adulti nonostante i divieti fascisti. Poi, nel dopoguerra , cioe' nel periodo forse piu' felice che l'Italia abbia vissuto, c'e' il magico incontro tra l'ottimismo disneyano e quello nascente italiano di quel periodo. Il rapporto tra il pubblico e le opere di Disney, cinematografiche e cartacee, raggiunge in quel momento punte di autentico, intenso affetto, destinato a durare anche ben oltre la fine dello stato d'animo degli anni 50 e 60.
Attendere, acquistare all'uscita i fumetti di Topolino e Paperino e', per i giovani, ma anche per i meno giovani, un'emozione assoluta, cosi' come recarsi nelle sale cinematografiche, straripanti, a vedere i grandi capolavori dell'animazione .
Si tratta probabilmente di un amore eterno, perche' radicato in profondita' e nella cultura italiana moderna. In nessun altro paese vi sono tanti studiosi e critici delle opere di Disney, in nessun altro paese team di disegnatori dei fumetti Disney, per le versioni realizzate su licenza, si sono prodigati con tanta passione da inventare storie e personaggi in grado di portare avanti la tradizione disneyana.
Le persone intervistate nel documentario spendono autentiche parole d'amore per descrivere il loro rapporto e il loro pensiero sull'arte disneyana e sull'uomo Disney, in modo commovente, a prova di un affetto mai cessato. Scorrono cosi' le figure di Federico Fellini, di un giovane Umberto Eco, rare immagini del poeta Attilio Bertolucci che con poche parole inquadra perfettamente i pregi di quell' arte , di stilisti, attori, doppiatori, disegnatori, e semplici persone che ricordano con gioia di aver avuto il privilegio di incontrare il grande quanto modesto e simpatico artista, creatore di uno dei regni piu' importanti di ogni tempo, quello dei sogni e dell'immaginazione.
Toccanti gli spezzoni che riprendono Disney nelle sue venute in Italia, che datano fin dal 1935. E lui parla, racconta, con l'affabilita' e la confidenza di un compagno di scuola, di quelli sinceri, amici che alla domanda come era nato Topolino rispondono " ...dal bisogno, quello fu il vero padre di Topolino..." non solo un'ispirazione magica quindi, ma la ferrea volonta' di uscire dalle necessita' economiche e dal punto morto in cui era venuto a trovarsi in quegli anni critici ma destinati a diventare matrice di un'arte straordinaria, senza precedenti. D'altronde, ci dice sempre lui, " Se puoi sognarlo, puoi farlo" .








 

 

 

 
   
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