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DICK HAYMES, IL N.2 ?


 

Di Corrado Barbieri

Lasciando da parte il padre di tutti i " crooner " , Bing Crosby, voce iniziatrice del canto morbido, dolce e romantico, ma anche primo vero cantante jazz all' epoca d'oro di Bix Beiderbecke negli anni '20, il panorama degli artisti di questo stile canoro e' stato piuttosto vasto. Come si sa la vetta e' stata raggiunta da Frank Sinatra, tanto da far nascere per lui e per sempre l' appellativo di " The voice " . Un titolo, quello di piu' grande voce maschile del panorama della musica classica-pop americana che parrebbe a tutti indiscutibile. Eppure, per gli strani casi della storia, c'e' stato un importante contendente a tale titolo, emerso di gran lunga su tutti gli altri, rimasto pressoche' sconosciuto in Italia e quasi dimenticato nel suo paese ( anche se nato in Argentina era di genitori americani e visse negli USA), Dick Haymes, che chi scrive pone al secondo posto nella scala dei crooner. Una voce baritonale pastosa e ineccepibile, dall'effetto romantico indiscutibile e dall' ascolto di grande piacevolezza, che, se scordato in patria e in altri paesi, e' invece considerato la vetta del canto in Inghilterra, dove " The Voice " in pratica e' stato lui, Dick Haymes, il cui confronto con Sinatra per gli appassionati inglesi nemmeno si pone, tanto che hanno fondato venti anni fa una " Dick Haymes Society " attiva nel tenere alto il ricordo del cantante con una serie di cd e con una pubblicazione periodica, oggi in rete.
Ma cio' che e' interessante e soprattutto che spiega i differenti destini dei due artisti e' il confronto tra le loro vite e le loro personalita', che hanno portato a due carriere molto diverse : sfolgorante, multiforme, di successo indiscutibile e glamour al massimo livello, quella di Frank, personalita' esuberante, grintosa, dal fascino subito contagioso ; quella di Dick, con l'impronta del gentleman, con il picco di successo acquisito soprattutto attraverso la radio negli anni di guerra.
Entrambi sono stati attori cinematografici, il primo ha sfiorato meriti da Oscar ( non dimentichiamo mai il Frankie Machine de " L' uomo dal braccio d'oro" ), il secondo interpreto' i classici film musicali dolciastri e di cassetta tipici, in tutto il mondo, dei cantanti di grido del momento. Sinatra ebbe storie romantiche con le piu' fascinose star d' America, Haymes anche, ma mentre il primo ne usci' sempre brillantemente agli occhi del pubblico, l'altro resto' indebolito da una serie di matrimoni disastrosi. Le mogli di Dick contribuirono infatti a minare una situazione economica che gia' il cantante non sapeva gestire. Frank si era contornato di amici e collaboratori fedeli, e di consiglieri che gli avevano aperto la strada da imprenditore, di se stesso e di imprese in settori diversi da quello musicale.
Frank Sinatra conobbe il drammatico momento del declino in seguito alla propaganda negativa dei giornalisti, da lui mai amati, e a vari pettegolezzi di cui l'America moralista e' sempre stata avidissima, ma si riprese con un autentico colpo d'ala interpretando il personaggio di Maggio nel film " Da qui all'eternita' ". Poi, a inizio anni ' 60, quando il ciclone Beatles e il folk di protesta misero in ombra tutti i generi della musica americana, ecco un secondo colpo d'ala, " Strangers in the night" balzo' al primo posto nelle classifiche mondiali. Poi arrivo' " My way" a celebrare un'intera vita. Il declino di Dick Haymes fu invece lento, penoso e costante, nonostante una voce sempre splendida e interpretazioni ineccepibili.
Dick era forse rimasto legato, per il pubblico americano, a quel magico quanto triste periodo degli anni di guerra, quando alla radio i suoi romantici duetti con Helen Forrest, cantante dalla voce calda e limpida, regalavano alle donne americane e alle famiglie momenti necessari e miracolosi di tregua dalle notizie drammatiche dai fronti e dalla mancanza dei giovani lontani : era allora che " We'll meet again ", " Yours ", " Some Sunday Morning ", " Long Ago ", " I'll buy that dream " scaldavano con la nostalgia i cuori di giovani e meno giovani separati dal conflitto.
La produzione discografica di Dick Haymes fu comunque consistente e sempre di alto livello e si protrasse nel dopoguerra quasi per un quarto di secolo.
Ascoltando con pieno appagamento " The more I want you ", " How are things in Glocca Morra ", " You'll never know " oppure " Laura" pur da ammiratori eterni di The Voice, viene da dire " Grande, sfortunato, romantico Dick ", e intanto i negozi inglesi continuano a far fronte alle richieste di un pubblico che mai ha cessato di amare l'artista gentiluomo .





 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
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