LA COMITIVA DI ROMA

Di Paola Rossi 

Negli anni 60/70 andavano di moda le comitive. 
La nostra base era il Bar Bridge di Largo Lanciani. Passavamo lì tutto il tempo libero ad ascoltare la musica del jukebox, a chiacchierare ai giardinetti di fronte o a fare gli scemi con i nostri motorini. Ci divertivamo tantissimo.
Le comitive erano due: quella dei "grandi" e quella dei "piccoli". La distinzione non era fatta in base all'età, ma più che altro per questioni di simpatia e di afflato.
Della comitiva dei "grandi" facevano parte, tra gli altri, Fiorella Mannoia (anche se di poco più giovane di me) e la sorella. Allora facevano le cascatrici nei film.
C'era anche Francesco Di Giacomo (per noi Big) che poi ebbe successo col Banco di Mutuo Soccorso e Daniele Renzoni diventato poi giornalista di Rai 3.
Io appartenevo a quella dei "piccoli", anche se ogni tanto andavo anche con gli altri. Mi trovavo meglio con loro e insieme ci divertivamo come matti !
Fra loro c'era il mio grande amico Paolo Zavattini, ora un ottimo ortopedico. Era un bravo tuffatore anche se non è mai arrivato al livello dei suoi amici Giorgio Cagnotto e Klaus Di Biasi.
E poi c'era Giorgio (Lojo). Fra noi c'è sempre stata una completa intesa ed un grande amore mai dichiarato. Un nostro amico, Andrea Blandamura, ci sposò anche per finta, ma oltre a qualche bacio sulla guancia non c'è mai stato nulla.Era un rapporto platonico ma intensissimo. Negli anni l'ho cercato tanto ma non sono più riuscita ad avere sue notizie.
Il sabato e la domenica sia andava nei locali, allora quasi sempre al Gattopardo ( che andava per la maggiore)o al Titan o al Piper, ma preferivo di gran lunga le feste a casa dove si ballava o si giocava il gioco della scopa o della bottiglia. A parte qualche twist i lenti erano quelli che andavano per la maggiore.
Mi ricordo quando Umberto, un ragazzo per cui avevo preso una cotta, mi invitò a ballare " Like a rolling stone " di Bob Dylan. Durava mi pare più di 7 minuti e questo dice tutto.
 Anni di  intensita' e felicita' inesprimibili.