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COCAINE BLUES

Il marchio di un artista atipico e straordinario




di Corrado Barbieri



Il dolore, l’afflizione morale,il riscatto, cioè i temi dominanti della vita, questa l’essenza dei brani cantati o composti da Johnny Cash, un artista in grado di creare atmosfere totalizzanti, trascinando ed emozionando platee vaste ed eterogenee con un repertorio che spaziava a tutto campo tra rock’n’roll, rockabilly, blues, folk, gospel o semplici storie di personaggi piu’ o meno reietti . Che galassia!
I 90 milioni di dischi venduti da Cash possono fornire un’idea immediata a coloro che, dati i tempi di ignoranza particolarmente diffusa del terzo millennio, ancora non avessero approcciato la sua arte e la sua conoscenza.
Tra i brani più’ significativi, che in realtà sono decine, abbiamo scelto uno di quelli che Cash interpretava dal vivo in modo piu’ scenico e incisivo, e che a nostro avviso ben si adatta al periodo storico che stiamo vivendo...
“ Cocaine blues” é una composizione del 1947 dell’abbastanza oscuro in Europa T.J.Amall, ma il brano sara ‘ oggetto di varianti nel testo e nelle interpretazioni nel corso di oltre un ventennio.
In quella di Johnny Cash e’ la storia tutta americana e semplice di un certo Willy Lee, uno che dormiva con una 44 magnum sotto il cuscino e che un giorno, in preda alla droga e all’alcol, freddamente uccide la moglie infedele e fugge in Messico. Ripescato da uno sceriffo viene processato negli Stati Uniti e, nonostante i suoi appelli interiori a Dio che la corte sia clemente...viene condannato a 99 anni di carcere.
Nel 1968 Cash, contro il parere della sua casa discografica, prende l’iniziativa di esibirsi in concerto in due penitenziari di massima sicurezza, Folsom e San Quentin, un intento che l’onda come sempre violenta dell’ipocrisia americana bolla senza mezzi termini, non impedendo che gli eventi diventino storici per la loro eccezionalita’, sia intrinseca, sia riguardo alla valenza artistica di Cash.
Il film “ Quando l’amore brucia l’anima “ sulla storia dell’artista, interpretato mirabilmente da uno straordinario Joachim Phoenix, ci rivela, meglio del censurato documentario che fu girato in quell’ occasione, l’atmosfera e i fatti che caratterizzarono quella serata a Folsom, ponendoci di fronte a una realta’ senza ipocrisie e finzioni.
Vediamo così un direttore del penitenziario con le mani nei capelli quando Cash si rivolge al pubblico dei detenuti, tutti nella loro classica tenuta in camicia azzurra e pantaloni blu, mostrando un bicchiere d’acqua giallastra. Si’, perche’ quello é il colore dell’acqua che lo zio Sam fornisce agli ospiti. Cash butta a terra il bicchiere accompagnando il gesto con una giusta osservazione verso la platea rumorosa, mentre il complesso che lo accompagna ha già iniziato da un minuto a battere il tempo di “ Cocain blues “. All’attacco la platea esplode, sottolineando con applausi i passaggi piu’ crudi e ironici della storia, di cui conosce ogni parola. Una scena da non perdere, per apprezzare il modo di porgersi di Cash, animo fondamentalmente ribelle, la sua ironia e, inevitabilmente, per porsi domande su uomini destinati per il resto della loro vita al carcere, e per riflettere sui tanti aspetti dell’animo umano e della società.
Il testo di “ Cocaine blues “ si conclude con un’esortazione a star lontani da droga e alcol. Tuttavia Johnny Cash sara‘ messo spesso davanti all’esigenza di cambiare le parole dei suoi brani e a ritoccare le sue storie, diventerà religioso dopo un lungo periodo di uso di droghe, patriota ma sempre ribelle dichiarato, padre esemplare e artista dalle tante sfaccettature ma alla fine della sua travagliata quanto entusiasmante esistenza, in una intervista affermerà ” ...ma bigotto mai ! “.
Vari cantanti country hanno in repertorio “ Cocaine blues” nella versione di Cash, ma é impossibile non segnalare le due interpretazioni a nostro avviso piu’ entusiasmanti, quella di Sophie Hanson ( vedi in questa sezione ) e quella eseguita dallo straordinario duo tutto emiliano Lovesick Duo, in grado di farci rivivere lo spirito delle incredibili esecuzioni di Johnny Cash.


COCAINE BLUES
Johnny Cash

Early one mornin' while makin' the rounds
I took a shot of cocaine and I shot my woman down
I went right home and I went to bed
I stuck that lovin' .44 beneath my head
Got up next mornin' and I grabbed that gun
Took a shot of cocaine and away I run
Made a good run but I ran too slow
They overtook me down in Juarez Mexico
Late in the hot joints takin' the pills
In walked the sheriff from Jericho Hill
He said Willy Lee your name is not Jack Brown
You're the dirty heck that shot your woman down
Said yes, oh yes my name is Willy Lee
If you've got the warrant just a-read it to me
Shot her down because she made me slow
I thought I was her daddy but she had five more
When I was arrested I was dressed in black
They put me on a train and they took me back
Had no friend for to go my bail
They slapped my dried up carcass in that county jail
Early next mornin' bout a half past nine
I spied the sheriff coming down the line
Ah, and he coughed as he cleared his throat
He said come on you dirty heck into that district court
Into the courtroom my trial began
Where I was handled by twelve honest men
Just before the jury started out
I saw the little judge commence to look about
In about five minutes in walked the man
Holding the verdict in his right hand
The verdict read in the first degree
I hollered Lawdy Lawdy, have a mercy on me
The judge he smiled as he picked up his pen
99 years in the Folsom pen
99 years underneath that ground
I can't forget the day I shot that bad bitch down
Come on you've gotta listen unto me
Lay off that whiskey and let that cocaine be



 

 
   
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