100 ore occorsero nel 1968 a Paul Simon e ad Art Garfunkel per concepire e registrare in modo definitivo questo brano che molti artisti considerano tra i piu' belli di ogni tempo. Io dico anche di piu', elevandolo tra i due o tre brani che possono essere rappresentativi dell'ultimo mezzo secolo,un' altro inno di quello che e' stato uno dei periodi piu' intensi e accelerati di rivolgimenti sociali e di presa di coscienza delle tematiche dell'uomo moderno.
Non sono tante le canzoni che hanno richiesto per la registrazione un tale lavorio di rifinitura musicale come "The Boxer", fatto dovuto alla natura perfezionista dei due artisti. Dai cambiamenti della strumentazione, con aggiunta o sottrazione di chitarre, di tipi anche diversi, di diverse accordature ,di impiego di strumenti inusuali, a complessi accorgimenti tecnici audio, allo spostamento del lavoro stesso in tre studi diversi molto distanti tra loro.
E il risultato ci fu.
E' curioso anche notare come per colmare gli spazi , in attesa di trovare parole, fu fatto ricorso al Lai-la-lai (in inglese lie-la-lie) che sarebbe diventata non solo parte integrante del brano, ma anche sua caratteristica ed elemento importante, in quanto lo rende adatto ad essere ripetuto in coro, coinvolgendo il pubblico. La canzone inizia, si svolge e termina con lo straordinario fingerpiking di Simon e del chitarrista Fred Carter come base, mentre al secondo verso e alla fine contrappunta un'armonica/ basso dall'effetto inusitato. Conferiscono invece una sensazione di drammaticita' una batteria con un pesante effetto di riverbero e lo spuntare del suono di una tromba/ piccolo.
Lo spunto per le parole da parte di Paul Simon e' semi-autobiografico : il combattente,il ragazzo che soffre la solitudine in una fredda New York e' lui quando ancora, per quanto giovanissimo, non riusciva a farsi apprezzare per le composizioni che gia' avevano iniziato a fiorire nella sua mente. Presente, per ammissione dell'autore, anche qualche passaggio di ispirazione biblica.
Apparsa al pubblico come disco single,la registrazione venne poi inclusa nell' album - Bridge over trouble waters - e attraverso gli anni, e fino ad oggi, ha avuto vari cambiamenti di esecuzione.
Cosi' "The boxer" ha girato, gira e girera' nel mondo e il pubblico seguira' sempre, ripetendo quel lai-la-lai, che a mio vedere, forse per quegli anni cruciali in cui e' nato,ha un sapore di liberta'.
