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I BIG LITTLE BOOKS




di Corrado Barbieri





Nel 1932 la casa editrice Whitman di Racine nel Wisconsin ha un'idea nuova e geniale : si tratta di una serie destinata da subito non solo ad avere successo, ma a costituire un oggetto ideale per il collezionismo. Sono volumetti con formato di circa 9 cm per 11,5 cm, denominati con il titolo, che verra' subito registrato, di Big Little Books. Little per la dimensione, ma Big perche' sono composti da ben 432 pagine, rilegati con copertina cartonata.
Compattissimi e maneggevolissimi quindi, avranno la caratteristica di avere il testo a sinistra e nella pagina di destra sempre un'illustrazione in bianco e nero con brevissima didascalia. Un oggetto che anche maneggiato per un istante da' un'immediata sensazione di piacere per ogni amante dei libri. Si potrebbe pensare che dato lo spazio esiguo sia risultato arduo concepire una copertina a colori accattivante. Invece l'effetto, naturalmente con il colore anche nel retro (4a di copertina) e nella costa, e' assolutamente fulminante: non trattandosi infatti di un libro isolato,ma di una serie vastissima e considerando che i soggetti trattati sono i piu' vari e quindi con i colori piu' fantasiosi che si possano immaginare, l'effetto e' assicurato e spontaneo, naturale, scatta cosi' quasi automaticamente il desiderio di collezionarli, di averli in sequenza a riempire, con la loro costa di circa 5 cm di spessore, gli scaffali di una libreria (in qualche caso il numero di pagine, specie col procedere della serie, sara' variato).

Soggetti molto diversi si e' detto, tratti dal mondo dei comics, del cinema, e anche dalle trasmissioni radio, tutte storie che quasi sempre hanno un eroe simbolo, un interprete gia' noto e popolare, che sia umano o animale umanizzato o personaggio delle strisce quotidiane che pubblicano i giornali. Cosi' ecco apparire ( sul primo numero) il detective Dick Tracy, le storie di Disney, Popeye, Tarzan, l' Agente X-9, il gatto Felix, il soldato Buck Rogers, il cowboy Tom Mix, Betty Boop, Lassie, Blondie, ma anche campioni sportivi del momento, attori e tanti altri personaggi famosi.
Il prezzo all'uscita e' di un " dime " (15 cents) un soldino, e i bambini dell'epoca non solo non tardano a collezionarli, ma li acquisteranno anche in eta' pre-scolare, conferendo alla collana una innegabile funzione didattica. Un dettaglio non da poco : l'inglese usato nei testi e' molto semplice, sintetico e comprensibile anche all'estero da chi ha una base di inglese anche minima.

I Big Little Books verranno pubblicati per anni e sono suddivisibili per periodi in tre categorie fondamentali : l'eta' d'oro, che va dal 1932 al 1938 (data dopo la quale la Whitman li ridenominera' Better Little Books), comprendente i titoli piu' belli, le storie piu' affascinanti; l'eta' d'argento, che va dal 1938 al 1949 - il periodo che comprende gli anni di guerra, che vedranno spesso i Better Little Books scemare come numero di pagine per le difficolta' del momento storico. Sempre in questo periodo appariranno volumi con l' effetto "flip": lasciando scorrere col dito velocemente le pagine, un' immagine in alto a destra appare in movimento come in un film. L'ultima eta', definita moderna, e che giunge quasi fino ai giorni nostri, vedra' lo svilimento sia dei temi che a volte dei formati, nonche' altri cambiamenti nel titolo della serie. In pratica accade cio' che e' avvenuto per tutte le collane di libri una volta esauriti i temi migliori.

Naturalmente fin dall' inizio, data l'innovazione e il loro successo, i Big Little Books sono stati imitati da molte case editrici, nel formato e con titoli di collana che ricordassero quello della Whitman.
Ma il riferimento, il prodotto storico e affascinante per chiunque volesse entrare nel pianeta Big Little Books restano gli straordinari volumi pubblicati nell'eta' d'oro, tra cui spiccano di gran lunga quelli che riprendono le storie della Disney, con tutti i personaggi ideati dal team del grande Walt. Si potrebbe pensare in effetti che le storie non possano mantenere la loro attrattiva originaria non essendo i disegni a colori, ma chi prova a sfogliare e leggere un Big Little Book con contenuti di Disney, viene rapito dallo stesso fascino che ha trovato nei comics originali a colori : e' un formato magico e quando si sfoglia il piccolo/grande libro non si smette fino in fondo ; il piacere e' anche nel tatto e nella carta dell'epoca, che possiede un profumo straordinario. Non e' suggestione, e' realta'!

La serie appare in pochi volumi dei primi due periodi anche in Italia e in altri paesi europei, titoli i nostri destinati a rimanere rari e nelle mani dei collezionisti piu' agguerriti.
Il maggior collezionista mondiale, gran conoscitore e autore di libri sui Big Little Books e' Larry Lowery, californiano professore di scienze universitario, che gestisce anche il sito piu' importante su questo argomento www.biglittlebooks.com e ha fondato nel 1982 il Big Little Book Club, tuttora operante.

 

 

 


 
   
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