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PAUL ANKA E QUEI QUATTRO ROMANTICI HIT

 


di John Milner

 


Si potrebbe usare il termine "bombe", anziche' hit, perché dal punto di vista sentimentale furono dirompenti: quattro brani che Paul Anka, giovanissimo cantante canadese di origini mediterranee, lancio' alla fine degli anni '50; esplosioni che investirono i cuori dei teenagers del momento, una delle due o tre punte di acuta romanticheria di quegli anni, ancora per poco tempo sereni e ingenui, genuini quanto pieni di semplice entusiasmo.
Anka aveva solo 16 anni quando nel 1957 irruppe sulla scena dei jukebox e delle sale da ballo con "Diana", un pezzo che si posiziono' in varie nazioni subito al primo posto tra gli ascolti, una canzone su un ritmo di rumba, con struggenti parole d'amore la cui ispirazione venne da un innamoramento impossibile dell'autore, chi dice per la babysitter che frequentava casa sua, chi per una compagna di high school, naturalmente con quel nome. Un successo il cui merito fu da ascriversi in gran parte a Don Costa, compositore e produttore canadese a cui si devono gli arrangiamenti dei primi brani che interpreto' Anka, e nel cui studio avvenne la prima registrazione di "Diana".

Marchio inconfondibile della canzone quel sax che salta fuori in sottofondo con riverbero e colpisce il segno.
Molti milioni di copie vendute, quasi dieci, e altrettanti milioni di teenagers che poterono sognare, innamorarsi e desiderarsi con questo motivo.
L'anno dopo fu la volta di "You are my destiny", La voce di Anka si era fatta più potente e limpida, e riusci' a dare la dovuta enfasi a una canzone dal tono più drammatico, supportata con forza dalla sezione di archi e dal coro. Non raggiunse il successo di "Diana", ma il popolo dei giovani aveva lo stesso sentire e la spinse tra i pezzi più "gettonati" di quell'anno.
"Crazy love", di pari forza, la segui' come riscontro presso un pubblico che in quel periodo sembrava affamato di motivi e situazioni romantiche, Un terreno ancora fertile per la più' sdolcinata delle quattro "bombe" di Anka, "Put your head on my shoulder", che usci' nel 1959: una canzone che invitava la compagna ad appoggiare la testa sulla sua spalla era il pezzo ideale per i contesti danzanti... e infatti i risultati tallonarono quelli di "Diana", che tuttavia continuo' la sua corsa tra milioni di ascoltatori.
Paul Anka restera' uno dei principali artisti pop ancora per decenni e con l'interpretazione di decine di brani, legando nel frattempo la sua firma alla composizione delle parole di "My way", a cui The Voice/Sinatra non solo darà una caratura globale, ma ne fara' il suo stesso simbolo.

 

 

 

 
   
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